Per balneoterapia s’intende l’immersione parziale o totale del corpo in acqua termale per una durata e ad una temperatura stabilita dal medico a seconda delle esigenze del caso.
L’acqua termale esplica di per sé un’azione curativa grazie alle sue peculiarità, in aggiunta agli effetti fondamentali del bagno (effetti meccanici, termici, chimici ed elettrici). In molti casi la balneoterapia viene effettuata dopo la fangoterapia per una integrazione ed un potenziamento dei risultati terapeutici.
Bagno solforoso (in acqua sulfurea)
L’acqua sulfurea, grazie al suo effetto antinfiammatorio e seboregolatore sulla pelle è indicata nelle patologie dermatologiche (psoriasi, dermatiti seborroiche, micosi ecc.) così come in quelle reumatiche (effetto analgesico ed antinfiammatorio). Il bagno viene praticato ad una temperatura fra i 36-37°. Il paziente rimane immerso nell’acqua per ca. 15-20 minuti, per poi riposare, ben coperto e favorire la reazione termale, su un lettino per altri 20 min.
Bagno medicinale (in acqua sulfurea)
All’azione curativa dell’acqua sulfurea si aggiunge l’effetto benefico e curativo di estratti, quali fiori di fieno, camomilla, rosmarino ecc.
Indicazioni
- Ipertonia (bagno di CO2 caldo)
- Ipotonia (bagno di CO2 fresco)
- Disturbi della circolazione periferica
- Paniculosi
Controindicazioni
- Disturbi cardiaci
- Ipertensione
- Morbo di Parkinson
- Ferite aperte
- Gravidanza